*** Verifica della connessione *** Il primo è verificare la connessione tramite scheda di rete. Sarete sempre root, quindi non avrete problemi di permessi. State comunque attenti a ciò che fate, perchè root può montare e modificare qualsiasi filesystem.
digitate
ifconfig. Verranno listati i dispositivi di rete attualmente attivi. Se vedete solo "lo" nella lista digitate
ifconfig -a per avere la lista completa di tutte le periferiche di rete, attive e non.
Cercate una cosa che si chiama "eth0". E' la vostra scheda di rete PCI primaria. Se avete molte periferiche potreste dover aggiungere un
|less alla fine del comando. Potrete così scorrere tutte le periferiche con le frecce direzionali su e giù. Se trovate eth0 (o se avete una wlan0 disponibile) digitate poi
dhcpcd eth0 per la scheda PCI. Dopo qualche istante la scheda verrà attivata dal DHCP del router, e verrà assegnato un indirizzo IP al computer.
Se avete una wlan0 potreste dover prima fare la scansione della rete wireless con
iwlist wlan0 scanning. Le caratteristiche della rete sondata verranno automaticamente assegnate a wlan0, ma non sarà ancora attiva: per attivarla dovrete fare lo stesso procedimento per eth0:
dhcpcd wlan0.
--- !!!IMPORTANTE!!! --- Assicuratevi che la vostra scheda di rete USB possa essere vista correttamente dal kernel di Linux prima di procedere!!! --- Fatto questo avrete una connessione Internet attiva e pronta all'uso.
*** Installazione stage e Portage *** Immediatamente dopo è da montare il futuro ambiente Gentoo.
Andate in /mnt e controllate. Dovrebbe esserci una directory chiamata
gentoo. Avete già configurato a dovere il vostro disco rigido??
--- Riferitevi al topic "Preparazione di dischi rigidi con GNU/Linux" per ulteriori informazioni e indicazioni. --- Dovrete montare la vostra futura partizione di root proprio qui.
Usate il comando
mount -t <filesystem> /mnt/gentoo/ /dev/<nome_root> per montare la root in /mnt/gentoo.
Avete i due pacchetti a portata di mano, vero? Ora potete scompattarli. Usate il comando
tar -xjf stage3-<arch>-<versione>.tar.bz2 -C /mnt/gentoo/.
Il pacchetto è circa 100MB, ci metterà un po' per scompattarlo. Quando
tar avrà terminato il lavoro potrete scompattare portage.
tar -xjf portage-<data>.tar.bz2 -C /mnt/gentoo/usr/.
Teoricamente è possibile scaricare stage e snapshot anche semplicemente da netinst, ma così è più semplice e avrete un ambiente stabile in poco tempo, sul quale potrete immediatamente lavorare.
*** Montaggio altri filesystem *** Potete montare altri filesystem nella directory /mnt/, creando i relativi mount point; se dovete andare a prendere file da altre partizioni, per esempio. Ma essenzialmente servono una root, una swap e una /home. Riferitevi al topic "Partizionamento in GNU/Linux" per dettagli. Se dovete montare la /home, ricordatevi di farlo in /mnt/gentoo. Dovete sforzarvi di pensare in modo "relativo", immaginando che /mnt/gentoo sia la partizione di root. Chiedetevi: che serve? Che devo montare?
Dopo la root (/mnt/gentoo/), la home (/mnt/gentoo/home) e aver creato e attivato la swap dovrete montare altri due filesystem molto importanti:
proc e
dev.
Per /proc si fa così:
mount -t proc proc /mnt/gentoo/proc;
e così per /dev:
mount -o bind /dev /mnt/gentoo/dev (o
mount --bind /dev /mnt/gentoo/dev).
Nel primo caso /proc viene montato in modo nativo. Nel caso di /dev, invece, viene semplicemente "rimontato" in /mnt/gentoo/dev per un completo utilizzo.
Ora che avete montato tutto quello che vi serve potete fare
chroot.
*** chroot *** chroot è un tool che cambia radice al sistema. Facendo chroot su una directory cambiate tutti i percorsi relativi, e ne fate il riferimento alla directory che avete stabilito come nuova root. Questa caratteristica, però, è valida solo per il terminale correntemente in uso.
In pratica, se cambiate terminale e usate uno non chroot, sarete tornati al sistema originario. Potete sfruttare questa caratteristica per effettuare modifiche in modalità "super user" su un ambiente chroot, o spostare file all'interno di chroot dall'esterno, il che è impossibile dall'interno.
Per entrare in un ambiente chroot basta digitare
chroot /mnt/gentoo /bin/bash.
Premete invio e vi troverete all'interno della vostra nuova Gentoo di base. Ricordate sempre che è un ambiente molto minimale.
A prima vista il prompt è uguale, e se vorrete distinguere l'ambiente chroot dall'ambiente originario potete cambiare l'aspetto del prompt:
export PS1="(chroot) $PS1"
*** Controlli *** Le uniche cose da verificare ora sono il corretto mount di /dev e /proc e la presenza di
dhcpcd. Controllate /proc con
cat /proc/cpuinfo. Se scriverà "No such file or directory" dovrete rifare il mount di /proc. Per controllare /dev basta andarci dentro con
cd. Se è vuota significa che non è montata. Potete in ogni momento spostarvi di terminale con ALT+Fn, dove n è un numero generalmente da 1 a 6 nelle configurazioni di default.
Ora dovete controllare la scheda di rete. Una cosa immediatamente utile che potete fare è controllare la lista di mirror per i pacchetti della Gentoo.
mirrorlist -i -o >> /etc/make.confSe non effettuerà la connessione potreste dover usare di nuovo dhcpcd. Ma se non c'è dovete copiarlo da /sbin. Non dall'ambiente chroot, ma dall'ambiente originale.
cp --archive /sbin/dhcpcd /mnt/gentoo/sbinDunque potete anche controllare se eth0 è configurata. Ripetete
dhcpcd eth0 e rifate il controllo dei mirror.
*** Configurazione di mirror e rsync *** mirrorlist -i -o >> /etc/make.confGeneralmente basta scegliere i mirror più vicini. Ma è sempre bene sceglierne almeno quattro o cinque, nel caso uno o più fossero down. Capita molte volte di dover riperere un emerge da zero dopo 60 pacchetti perchè i mirror sono andati down.
Dopo i mirror è la volta di rsync.
mirrorlist -i -o -r >> /etc/make.confAvrete una scelta sola: il mirror di rsync è uno, ma dovrete fare un sync si e no una volta a settimana, se va bene.
Tutta la roba che avete fatto va a comporre il file /etc/make.conf. E' una buona cosa controllarlo prima di procedere.
Un editor semplice e usabile in Gentoo è
nano.