Ragazzi, ipocrisia è dovunque.
Non ho la più pallida idea nè del perchè il prof abbia "giochicchiato" con software piratato (è irrilevante che software sia stato), nè perchè la MicroSoft non abbia "intercesso" (si dice così?) per conto del prof. Checchè ne dicano i media, ho imparato che dei media è meglio non fidarsi più di tanto. Sparano castronerie a raffica ogni giorno. Sono la stessa sorgente dalla quale ha origine il detto "il p2p è illegale".
La verità? La verità non ho idea di dove stia.
Forse il prof davvero l'ha fatto perchè voleva far studiare gli alunni. Eppure io penso che sapesse a che cosa andava incontro. I giornalisti riportano quello che sentono, non la "verità". A volte quello che sentono e la verità coincidono, a volte no. Magari hanno sentito del fatto da un avvocato, quello del professore, che per "mitigare" la pena ha fatto fare il finto tonto al prof stesso. Ma non so che cosa sia successo davvero, quindi non posso dire "va bene, va male". So solo che ci sono delle cose che si chiamano "leggi", inventate dall'Uomo, ed è Egli stesso che punisce coloro che le hanno infrante. Sebbene molte volte le Leggi dell'Uomo siano in palese contrasto con le Leggi della Natura stessa.
Forse la Microsoft ha fatto così perchè non voleva "aprire uno spiraglio di debolezza" nei confronti della pirateria. Dopo i DRM e il TPM, il chip Fritz e Palladium, non mi sorprendo che M$ adotti la "linea dura" verso altra gente. L'ha sempre fatto, ci sono sicuramente motivazioni economiche dietro a questo. Una piccola nicchia può influenzare una grande nicchia, ma a volte non è vero il contrario. Ma la Microsoft un giorno crollerà sotto il peso dei suoi stessi soldi, se non faranno qualcosa.
Gorbachev... voleva aiutare un connazionale, probabilmente. O forse contava solo di "risultare simpatico" ad un'opinione pubblica che non so nemmeno dove sia. Ma io sono lontano dalla Russia nè mai ci sono stato, quindi non è mio diritto sputare sentenze.
Ci ho pensato un po' prima di rispondere, poi le parole sono uscite come un fiume.
Quello che voglio dire è un pensiero fisso che spesso mi martella nella testa come un maglio soffice, che sento bene ma, non so perchè, non mi fa male: lasciateli bollire nel loro brodo.